La sera del 24 dicembre di quest’anno papa Francesco aprirà solennemente la Porta Santa presso la Basilica Vaticana, dando ufficialmente inizio al giubileo della Chiesa cattolica che si celebrerà per tutto l’arco del 2025.
Il giubileo è occasione per ogni cristiano di fare una revisione di vita e di riconciliarsi con Dio e con la Chiesa. E, quindi, un momento propizio per riprendere forza e ritrovare le energie spirituali.
Il tema che papa Francesco ha scelto per il giubileo del 2025 è «la speranza certa della salvezza in Cristo» (Spes non confundit, n. 6). Il mondo attuale, ma per la verità l’uomo viator, ha bisogno di ritrovare la speranza nella propria vita e da lì ripartire. Il giubileo rappresenta certamente quest’occasione propizia.
Quaderni di diritto ecclesiale non poteva rimanere silente e inerte di fronte a questa occorrenza, disattendendo al compito di affiancare e accompagnare i propri lettori.
Per la verità la Rivista aveva già dato opportuno spazio al tema del giubileo, quando, in preparazione del Grande Giubileo del 2000, aveva dedicato quasi l’intero fascicolo a questa tematica (Cf fascicolo 2 del 1998). La scelta di riproporre il medesimo tema per il prossimo giubileo si fonda sulla persuasione che è importante aiutare i nostri lettori a prepararsi e a vivere questo momento propizio di grazia.
I temi del presente fascicolo toccheranno, da una parte, alcune questioni già trattate nel 1998, ma, dall’altra, il lettore si accorgerà che, anche se vengono riproposte tematiche talvolta uguali, la prospettiva e il contenuto sono in ogni caso diversi. Si può pertanto dire che il presente fascicolo è del tutto nuovo e originale, benché in continuità e complementarietà con quanto già pubblicato dalla Rivista. In questo senso il lettore interessato potrà fruire dei contributi editi nel 1998 (che non hanno per nulla subito l’usura del tempo), potendoli anche consultare in formato pdf nel sito della Rivista (www.quadernididirittoecclesiale.org).
Apre il fascicolo un articolo di fondo di Salvatori in cui si analizza la bolla Spes non confundit dalla prospettiva delle tre bolle giubilari del terzo millennio. Analizzando insieme tali bolle dal punto di vista della struttura, delle finalità e del contenuto teologico, il lettore potrà, anche per contrasto, comprendere meglio lo spirito e le intenzioni del prossimo giubileo, da considerarsi in unione e continuità coi precedenti, come messo in luce nella bolla giubilare da papa Francesco.
Segue il contributo di Massignani, incentrato sulla natura e peculiarità del pellegrinaggio a Roma. Lo studio dell’autore aggiorna e approfondisce, da altra prospettiva, un aspetto di un articolo già presente nel fascicolo del 1998 sulle opere del giubileo. Massignani sofferma in particolare la sua attenzione nell’approfondire il senso del pellegrinaggio, del pellegrinaggio a Roma e del pellegrinaggio giubilare. L’articolo di per sé sviluppa la ratio theologica, storica e spirituale della peregrinatio ad Petri Sedem, che, in occasione del giubileo, si riveste di significato pregnante.
Il contributo di Migliavacca è incentrato principalmente sull’indulgenza in correlazione col giubileo del 2025. Il titolo è già indicativo di per sé, perché l’autore riprende, ma soprattutto aggiorna e completa, il suo precedente contributo del 1998. Non si tratta di un doppione, perché il lettore può ivi rinvenire la, normativa aggiornata in merito alle indulgenze e averne contezza migliore perché rinnovate e attualizzate da papa Francesco secondo lo spirito del giubileo del 2025.
In questo numero non poteva mancare un riferimento al giubileo circa le cosiddette coppie che si trovano in situazione irregolare. Il cammino che la Chiesa ha percorso al riguardo dal 1998 fino ai nostri giorni non è marginale. Il contributo di Zanetti permette al lettore, pertanto, di rinvenire in maniera sintetica, su questo argomento, la posizione del magistero come pure trovare sviluppate alcune ipotesi che possono aiutare anche questi cristiani a intravedere il proprio modo ecclesiale di partecipare all’evento giubilare.
Il fascicolo non poteva certamente sorvolare sull’aspetto ecumenico, come messo in luce dalle bolle giubilari, in particolare anche dalla Spes non confundit. Nel 1998 la Rivista aveva dato voce alla dimensione ecumenica secondo ‘una prospettiva più generale, con attenzione alla posizione protestante; in questo nuovo fascicolo si è pensato, invece, di dare risalto alla visione ortodossa. Chiude pertanto la parte monografica l’articolo del vescovo ortodosso Dionisio Papàvasileiou, nel quale il lettore potrà trovare elementi interessanti e importanti che mettono in luce come l’ortodossia vede e considera la pratica giubilare, che - si ricorda - trae la propria origine e significato spirituale dall’Antico Testamento.
La seconda parte della Rivista si pone inizialmente in linea con la tematica della parte monografica. Si presenta infatti il sito ufficiale del giubileo del 2025 (Scalzotto) e una risposta per il servizio QDEonline (Perlasca) sulla commutazione delle opere del giubileo. Inoltre, per la rubrica Documenti recenti della Sede Apostolica, sono presentati i documenti emanati nel 2021.
Chiude il fascicolo la pubblicazione della relazione tenuta da Visioli al Corso dedicato alla tutela penale nella Chiesa, a cura della redazione della Rivista, tenutosi ad agosto 2022, riguardante i delitti contro l’Eucaristia.